di Girolamo Di Noto - Considerato il manifesto della Nubern Bagu, la Nouvelle Vague giapponese, girato lo stesso anno di Fino all'ultimo respiro di Godard, Racconto crudele della giovinezza è un grande affresco sulla gioventù giapponese, sbandata, priva di veri punti di riferimento.
Gli Spiriti dell’Isola, di Martin McDonagh (The Banshees of Inisherin, 2022)
di Laura Pozzi “Non mi vai più a genio, sei un uomo noioso”. Con parole dure e disinvolte il ruvido e taciturno Colm Doherty (Brendan Gleeson), “condanna a morte” la fraterna amicizia con l’incredulo Pádraic Súilleabháin. Una sentenza unilaterale che nella testa del violinista Colm non ammette repliche né spiegazioni, ma solo un cruento ultimatum... Continue Reading →
Il cliente / The Salesman, di Asghar Farhadi (Iran 2016)
- di Andrea Lilli Sappiamo che in tema di rapporti di coppia e di violenza sulle donne il privato è inestricabilmente politico, ma la bellezza di questo film emerge meglio se, almeno durante la sua visione, facciamo finta di non sapere cosa stia succedendo oggi in Iran. Il suggerimento è di evitare facili riferimenti immediati e di... Continue Reading →
Hana-bi, di Takeshi Kitano (Giappone/1997)
di Girolamo Di Noto - Hana-bi è un film di contrasti, lacerazioni, crudeltà e dolcezza, disperazione e sogno. Sin dal suo titolo originale, il film si dibatte tra due opposti: il fiore e il fuoco. Hana in giapponese vuol dire "fiore", ovvero la vita, mentre bi letteralmente è "fuoco", ovvero la morte. I due ideogrammi insieme significano "fuoco d'artificio".
Dirty Difficult Dangerous, di Wissam Charaf (2022)
di Andrea Lilli - L’amore è più potente di qualunque superpotere e di ogni malattia: per volare oltre le mura della rassegnazione e i confini dello squallore quotidiano non c’è bisogno di essere supereroi, basta innamorarsi e pedalare, superando in tandem le difficoltà imposte da un mondo ostile. Il secondo lungometraggio di Wissam Charaf, 49enne... Continue Reading →
Mariupol, di Mantas Kvedaravičius (Mariupolis, 2016)
di Andrea Lilli - Teatro Drama (prima del 16 marzo 2022) Un mese fa, il 16 marzo, il Teatro d'Arte Drammatica ("Teatro Drama") di Mariupol è stato bombardato e raso al suolo nel corso dell'invasione russa in Ucraina iniziata il 24 febbraio. Gestito da una compagnia teatrale nata nel 1878, era il principale centro culturale... Continue Reading →
Sobborghi, di Boris Barnet (Urss/1933)
di Girolamo Di Noto - In una remota cittadina di provincia, dove l'economia ruota esclusivamente intorno ad un calzaturificio e tutti sono calzolai, la lentezza del tempo sarà sconvolta dall'urto della Grande Storia, con la Prima guerra mondiale e la Rivoluzione d'Ottobre a scuotere i destini di un'umanità sospesa e a metterla alla prova.
Lamb, di Valdimar Jóhannsson (2021)
di Andrea Lilli - È arrivato il 31 marzo nelle sale italiane Lamb, vincitore a Cannes 2021 del premio per l'originalità nella sezione Un certain regard: riconoscimento meritato, essendo un film che inventa un mammifero inedito, metà uomo e metà pecora, un nuovo ibrido mitico da aggiungere al catalogo zoologico fantastico in cui troviamo i... Continue Reading →
SONO NATO, MA, di Yasujiro Ozu (Giappone/1932)
di Girolamo Di Noto Tra le esperienze memorabili che ogni cinefilo vive, momenti che non si dimenticano e nel tempo costruiscono le nostre private storie d'amore col cinema, meritano certamente un'attenzione particolare i film di Yasujiro Ozu, "il più giapponese dei registi giapponesi ", punto di riferimento di tanti cineasti, a partire da Bresson, Antonioni e soprattutto il primo Wenders, che al regista nipponico dedicherà un omaggio sentito in un suo documentario, Tokyo-ga. Il drammaturgo texano John Murrel, dichiarando in un'intervista il grande apprezzamento per l'opera del grande regista, forse ha ha dato la migliore definizione inquadrandolo come "un austero cartografo del cuore umano".
Dio esiste e vive a Bruxelles, di Jaco Van Dormael (2015)
di Andrea Lilli - Mio padre aveva uno schifo di vita, in uno schifo di posto, non amava sua moglie e non aveva voglia di fare niente. Gli serviva un diversivo per tenersi impegnato e divertirsi.Ea, figlia di Dio Possiamo pure chiudere gli occhi e le orecchie, far finta di niente, ma le luminarie là... Continue Reading →