di Marco Grosso - Il rapporto tra cinematografia e fantasmagoria, tra cinema e fantasmi, è talmente antico e intimo da poter essere definito primigenio e strutturale. La stessa parola composta “fantasmagoria”, se etimologicamente rinvia al significato allegorico dei fantasmi, nel suo uso più proprio e più tecnico designa proprio una “successione di illusioni ottiche prodotte... Continue Reading →
An elephant sitting still, di Hu Bo (Cina/2018)
di Girolamo Di Noto Forse il modo migliore per descrivere in estrema sintesi l'opera prima e tragicamente ultima del regista cinese Hu Bo, An elephant sitting still è il ricordo accorato e commosso del regista ungherese Béla Tarr, suo grande ammiratore, che aveva seguito Hu Bo come tutor durante la realizzazione di un cortometraggio: "Era... Continue Reading →
No Man’s Land, di Danis Tanović (2001)
di Andrea Lilli - Dagli amici mi guardi Iddio, ché dai nemici mi guardo io. proverbio popolare Due uomini in mutande escono allo scoperto tra i due fronti di un campo di battaglia. Sventolano bandiera bianca, saltano frenetici davanti ai cecchini stupefatti. Urlano la stessa lingua: sono serbo-bosniaci, hanno scoperto di avere un’amica in comune,... Continue Reading →
La Coppa, di Khyentse Norbu (The Cup, 1999)
di Andrea Lilli - Attenzione, SPOILER. Dialogo finale: - Come finisce la storia?- Che importanza vuoi che abbia, la fine? Coppa del Mondo 1998. La seguono con passione non troppo nascosta i giovani monaci - sono ragazzi anche loro - di uno dei tanti 'monasteri in esilio' nati in India settentrionale a causa dell'occupazione cinese... Continue Reading →
Hasta la vista, di Geoffrey Enthoven (2011)
di Andrea Lilli - Era ora. Il belga, anzi fiammingo, Hasta la vista esce finalmente nelle sale italiane. Dieci anni fa aveva vinto il premio principale al Festival di Montreal e il premio del pubblico per il miglior film agli European Film Awards. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, è adesso distribuito dalla benemerita... Continue Reading →
Castaway on the Moon, di Lee Hae-jun (KOR 2009)
di Andrea Lilli - La prima (e unica) regola d’oro del bravo suicida è quella di non sbagliare al primo tentativo. Per aiutare i principianti a scegliere un metodo infallibile, sono stati pubblicati manuali pratici che illustrano in modo chiaro molte soluzioni, ce ne sono per tutti i gusti. Se il vostro penultimo desiderio fosse... Continue Reading →
Manila negli artigli della luce, di Lino Brocka (Filippine/1975)
di Girolamo Di Noto Avere la fortuna di guardare un film di Lino Brocka, maestro incontrastato del cinema filippino, significa vedere la vita in tutti i suoi aspetti, dalla breve illusione di una felicità che può essere solo perseguita e mai toccata fino in fondo, all'amara e tragica consapevolezza di un destino triste e inconsolabile.... Continue Reading →
Il pranzo di Babette, di Gabriel Axel (DK 1987)
di Andrea Lilli - Il settantenne Gabriel Axel (Copenhagen 1918-2014) girò il suo capolavoro, premio Oscar 1988 al miglior film straniero, dopo aver realizzato numerosi titoli commerciali - perlopiù commedie leggere e soft porno - e in seguito ad un lungo periodo di inattività, tra il 1977 e il 1987, in cui si era limitato... Continue Reading →
Il mio piede sinistro, di Jim Sheridan (IRL 1989)
di Andrea Lilli - La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. È uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico. Pablo Picasso Christy Brown (1932-1981) è stato un pittore, poeta, scrittore, nato con una paralisi cerebrale in una famiglia operaia della periferia di Dublino, nono di tredici fratelli in vita (altri... Continue Reading →
I sette samurai, di Akira Kurosawa (Giappone, 1954)
di Girolamo Di Noto Cinema di poesia, cinema di prosa. Bisogna essere cauti con le definizioni impegnative, ma definire Akira Kurosawa un maestro del cinema non è poi così azzardato. Nel suo cinema c'è tutto il grande spettacolo, c'è fiaba, storia, apologo, c'è tutta l'arte usata da ogni grande regista, dal campo totale al dettaglio,... Continue Reading →