di Andrea Lilli - Investita da un'auto nell'ora di punta del traffico cittadino (Bucarest, o Parigi, non importa), Nove giace immobile sull'asfalto. Gli occhi sofferenti hanno ancora la forza di aprirsi, guardano in alto verso di noi e oltre, al sole, al cielo infinito. Poi si abbassano verso terra, tornano a un passato ricco di... Continue Reading →
La festa silenziosa, di Diego Fried (ARG 2020)
di Andrea Lilli - Un vecchio aforisma, maschilista e allo stesso tempo offensivo per l'intelligenza maschile, "Una donna che pensa, fa paura. Una donna che fa quello che pensa, terrorizza", può diventare una spiegazione (attenuante) facile quanto pretestuosa per tentare di giustificare le violenze sulle donne terrificanti che osino comportarsi liberamente, ribellarsi ai soprusi, farsi... Continue Reading →
Un pesce di nome Wanda, di Charles Crichton (1988)
di Andrea Lilli - Come sta Wanda? Sempre in gran forma. Passate pure a trovarla ogni tanto, non delude mai. Due ore con lei ed esci sempre sollevato, più leggero. La vedi, la rivedi, tutte le volte è come se fosse la prima. Ti fa sempre ridere. Non invecchia, non annoia nemmeno se la sai... Continue Reading →
L’uomo che vendette la sua pelle, di Kaouther Ben Hania (2020)
di Andrea Lilli - Fanno strani scherzi, le parole del cuore. Per un “Ti amo!” perdiamo la testa, sfidiamo la sorte, giriamo il mondo quanto è tondo, ci giochiamo corpo e anima, non abbiamo più dubbi: puntiamo tutto lì, su quel punto esclamativo. Quando in treno la bella Abeer cede all’istinto e gli confessa di... Continue Reading →
Dal Cinema di fantasmi al fantasma del Cinema
di Marco Grosso - Il rapporto tra cinematografia e fantasmagoria, tra cinema e fantasmi, è talmente antico e intimo da poter essere definito primigenio e strutturale. La stessa parola composta “fantasmagoria”, se etimologicamente rinvia al significato allegorico dei fantasmi, nel suo uso più proprio e più tecnico designa proprio una “successione di illusioni ottiche prodotte... Continue Reading →
An elephant sitting still, di Hu Bo (Cina/2018)
di Girolamo Di Noto Forse il modo migliore per descrivere in estrema sintesi l'opera prima e tragicamente ultima del regista cinese Hu Bo, An elephant sitting still è il ricordo accorato e commosso del regista ungherese Béla Tarr, suo grande ammiratore, che aveva seguito Hu Bo come tutor durante la realizzazione di un cortometraggio: "Era... Continue Reading →
No Man’s Land, di Danis Tanović (2001)
di Andrea Lilli - Dagli amici mi guardi Iddio, ché dai nemici mi guardo io. proverbio popolare Due uomini in mutande escono allo scoperto tra i due fronti di un campo di battaglia. Sventolano bandiera bianca, saltano frenetici davanti ai cecchini stupefatti. Urlano la stessa lingua: sono serbo-bosniaci, hanno scoperto di avere un’amica in comune,... Continue Reading →
La Coppa, di Khyentse Norbu (The Cup, 1999)
di Andrea Lilli - Attenzione, SPOILER. Dialogo finale: - Come finisce la storia?- Che importanza vuoi che abbia, la fine? Coppa del Mondo 1998. La seguono con passione non troppo nascosta i giovani monaci - sono ragazzi anche loro - di uno dei tanti 'monasteri in esilio' nati in India settentrionale a causa dell'occupazione cinese... Continue Reading →
Hasta la vista, di Geoffrey Enthoven (2011)
di Andrea Lilli - Era ora. Il belga, anzi fiammingo, Hasta la vista esce finalmente nelle sale italiane. Dieci anni fa aveva vinto il premio principale al Festival di Montreal e il premio del pubblico per il miglior film agli European Film Awards. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, è adesso distribuito dalla benemerita... Continue Reading →
Castaway on the Moon, di Lee Hae-jun (KOR 2009)
di Andrea Lilli - La prima (e unica) regola d’oro del bravo suicida è quella di non sbagliare al primo tentativo. Per aiutare i principianti a scegliere un metodo infallibile, sono stati pubblicati manuali pratici che illustrano in modo chiaro molte soluzioni, ce ne sono per tutti i gusti. Se il vostro penultimo desiderio fosse... Continue Reading →