di Girolamo Di Noto - Con Cure Kiyoshi Kurosawa rivoluzionerà il genere horror, rendendolo metafisico, sconvolgente, non utilizzando mostri o fantasmi, ma un male intangibile, irrazionale, inquietante perché radicato nel vivere quotidiano.
Tromperie – Inganno, di Arnaud Desplechin (Francia/2021)
di Girolamo Di Noto - In una riuscita trasposizione del libro Deception di Philip Roth, Arnaud Desplechin mette in scena una storia che al centro ha un inganno, sviluppando una riflessione sul rapporto tra vita e letteratura e di riflesso tra vita e cinema.
Pulse, di Kiyoshi Kurosawa (Giappone/2001)
di Girolamo Di Noto - Pulse è un horror anomalo, l'esplorazione delle paure umane nell'era digitale, dunque un dramma sulla solitudine che come un macigno comprime la vita emotiva rendendo estranee anche le persone più vicine.
Io sono ancora qui, di Walter Salles (Brasile, Francia/2024)
di Girolamo Di Noto - Ispirato alla biografia di Marcelo Rubens Paiva - figlio di uno dei migliaia di desaparecidos vittime della dittatura militare brasiliana degli anni '70 - il film racconta la storia di una famiglia serena, unita e inseparabile che si ritrova da un giorno all'altro spezzata.
M – Il figlio del secolo (Serie televisiva), di Joe Wright (2025)
di Bruno Ciccaglione - Se il libro di Antonio Scurati nasceva dalla sfida, inedita per la letteratura italiana, di raccontare la figura di Mussolini con un romanzo, la miniserie M – Il figlio del secolo di Joe Wright doveva invece confrontarsi con un soggetto messo in scena già moltissime volte in un ampio ventaglio di opere cinematografiche. La sfida della serie è vinta brillantemente.
‘Palazzina LaF’, di Michele Riondino (2023)
di Roberta Lamonica “Come mai davanti alla più grande acciaieria d'Europa non c’è neanche una fabbrica di forchette? Lavoriamo per costruire la ricchezza di altri”. (Aldo Romanazzi) Paradigma di un modello industriale incompatibile con il mondo in cui viviamo oggi, con le riflessioni sulla sostenibilità e le azioni messe in atto per contrastare inquinamento e... Continua a leggere →
Il mio giardino persiano, di Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha (2023)
di Roberta Lamonica Nella vita di quasi tutti c’è un prima e un dopo: in quella di Mahin, vedova settantenne di Teheran, c’è la vita prima della ‘rivoluzione’, quella in cui le donne andavano a ballare e uscivano a capo scoperto, in cui potevano indossare abiti che ne lasciavano intravedere le forme, in cui potevano... Continua a leggere →
Gli ingannati, di Tawfîq Sâlih (Siria, 1972)
Di Girolamo Di Noto È spesso riduttivo accostare un film ad una tematica ben precisa. Se si afferma che alla base del film di Tawfîq Sâlih, Gli ingannati, si può individuare il tema, purtroppo ancora molto attuale, dell'immigrazione clandestina, va precisato che il film è molto di più. Ad esempio, è il ritratto impietoso di... Continua a leggere →
Zielona granica (Green Border, 2023), di Agnieszka Holland
di Roberta Lamonica Zielona granica (Green Border), è un film del 2023 della cineasta settantaquattrenne Agnieszka Holland. Sopravvissuta all’Olocausto, da sempre esponente del cosiddetto ‘cinema dell’inquietudine morale’ e dedita al racconto delle ingiustizie, la regista polacca in questo ultimo film dimostra di non aver perso la vocazione a un cinema di impegno politico e civile,... Continua a leggere →
Vivere, di Akira Kurosawa (Giappone/1952)
di Girolamo Di Noto - Considerato da Bazin "il più bello, il più sapiente e il più commovente dei film giapponesi", Vivere, lontanamente ispirato a La morte di Ivan Il'ič di Tolstoj, è il ritratto di un uomo che, per beffardo paradosso, morendo impara a vivere