di Greta Boschetto - In questa sua delirante pellicola, Makavejev presenta allegramente il sesso come il più grande di tutti gli atti rivoluzionari, in un modo radicale tipico degli anni ‘60/‘70: se apparentemente la società odierna si è “evoluta” e alcuni discorsi possono sembrare datati, i tabù sessuali e il bigottismo sono ancora fortemente presenti nella nostra società e questo film rimane uno degli esempi più validi della controcultura di quegli anni.