di Girolamo Di Noto - Enzo Jannacci. Vengo anch'io va assolutamente visto e ascoltato perché riflette la grazia e l'ironia di uno degli artisti più fantasiosi della tradizione italiana, strappa risate e qualche lacrima, perché esplora un mondo surreale e terribilmente vero, "una vita intera per rincorrere due o tre illusioni".
Romanzo popolare, di Mario Monicelli (Italia 1974)
di Bruno Ciccaglione Il dialogo improvvisato sulla scala minore tra chitarra acustica e piano elettrico, contrappuntato dalle frasi nervose della batteria, crea un’atmosfera di sospensione del tempo, un tappeto di cui riconosciamo gli elementi ma che risulta instabile. Quando la rarefazione armonica di un accordo alterato raggiunge il registro più alto, la voce di Jannacci... Continua a leggere →