di Venceslav Soroczynski Un altro film di Dolan, di nuovo l'intensità in ogni sguardo, la penosa sospensione in ogni scena, il peso dei primi piani, dei primissimi piani. Anzi, cosa viene dopo il primissimo piano? Viene il piano “interiore”, quello che usò Bergman in “Persona”: dentro la bocca, dentro gli occhi, la telecamera riprende l'estraneità... Continue Reading →