Lo sguardo di Ulisse (1995), di T. Angelopoulos.

di Maurizio Ceccarani “Quando tornerò, avrò i vestiti di un altro uomo, e mi presenterò con un nome diverso, e tu non mi riconoscerai. Ma poi ti indicherò la finestra in fondo, e la stanza, e i segni sul corpo…”. Sono queste, più o meno (cito a memoria), alcune parole del lungo monologo che Harvey Keitel recita alla fine de Lo sguardo di Ulisse, di Theo Angelopulos. Doveva... Continue Reading →

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