di Bruno Ciccaglione - Francesco Rosi e Raffaele La Capria, aiutati dal clima denso di aspettative e speranze che si respirava nell’Italia del primo centrosinistra, decidono di costruire un film che sveli al grande pubblico i meccanismi del potere e gli intrecci economici e politici in cui si manifesta, con un film che vince il Leone d'oro a Venezia nel 1963. Molto di quel sistema di potere è cambiato da allora, ma molto è rimasto così com'era nel 1963.
I giorni contati, di Elio Petri (1962)
di Bruno Ciccaglione - Al suo secondo lungometraggio, Elio Petri realizza il più esistenzialista dei suoi film, I giorni contati, con il quale mette in scena per la prima vita una delle ossessioni più forti e durature della propria vita: la paura della morte. Una paura tanto più tremenda, quanto più chiara è la consapevolezza, tipica del mondo contemporaneo neocapitalista, di quanto poco si sappia vivere.
‘La prima notte di quiete’ (Italia/1972), di Valerio Zurlini
di Girolamo Di Noto " È uno di quei giorni in cui rivedo tutta la mia vita, bilancio che non ho quadrato mai". ( da Domani è un altro giorno di Ornella Vanoni). Bisogna leggere i libri che mordono, sosteneva Kafka. Un libro "deve essere la scure per il mare gelato dentro di noi". Se... Continue Reading →