di Antonio Sofia

Arianna, Colazione da Tiffany, Due per la strada: un trittico di film con Audrey Hepburn da recuperare in versione originale. Diretti da tre grandissimi della storia del cinema (Billy Wilder, Blake Edwards, Stanley Donen), restituiscono qualcosa che di questa grande attrice spesso non si conosce: la voce. La presenza, lo sguardo, il movimento della Hepburn sono celebri, ma la sua voce significa ancor più nettamente un’eclettica delicatezza per le variazioni di registro minimali che consentivano alla sua recitazione di elevarsi. Nei film doppiati che conosciamo ne avevamo avuto assaggio: quando interpreta deliziosamente Moon river sulla finestra del suo appartamento.

Ma non basta. Perché la Hepburn era un’attrice vera, capace di donare sfumature con toni sottili, una magistrale interprete che curava ogni accento, ogni battuta della sua parte. Ha reso grandi dei grandi film, ha retto la scena in opere ormai essenziali nella memoria collettiva. Con la serietà del suo impegno ha dato valore a un’esistenza sopravvissuta al nazismo, alla fame, al più atroce scenario di disincanto e disperazione davanti a cui un uomo e una donna possono trovarsi. Aiutava la Resistenza danzando ed è un monito a un’incrollabile fede nell’essere umano, qualcosa di sorprendente e l’àncora più radicata nel tempo dalla sua arte.

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