di Girolamo Di Noto - Un cartello stradale che, una volta allargata la visuale, comprende altri cartelli uno vicino all'altro. Indicazioni di autostrade, direzioni diverse e, man mano che si amplia l'inquadratura, l'obiettivo coglie una vecchia automobile, uno sportello che cade, una donna che attraversa la strada e uno spazio smisurato che fa da cornice, teatro del grande spettacolo a cui lo spettatore assisterà di lì a poco. È la prima sequenza del primo lungometraggio per il cinema di Spielberg.
Easy – Un viaggio facile facile, di Andrea Magnani (Italia/Ucraina 2017)
Un road movie italianissimo, erede della commedia all'italiana, ma anche black comedy ispirata a quel cinema nordeuropeo fatto di pochi dialoghi, molti sguardi, situazioni paradossali e humour funebre, quanto basta per sopravvivere ad ogni avversità senza doversi consegnare agli ansiolitici o alla vodka.
Hasta la vista, di Geoffrey Enthoven (2011)
di Andrea Lilli - Era ora. Il belga, anzi fiammingo, Hasta la vista esce finalmente nelle sale italiane. Dieci anni fa aveva vinto il premio principale al Festival di Montreal e il premio del pubblico per il miglior film agli European Film Awards. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, è adesso distribuito dalla benemerita... Continue Reading →