Tarda primavera, di Yasujiro Ozu (1949)

di Girolamo Di Noto Tra i grandi registi giapponesi, Ozu è indubbiamente quello che si è più attenuto a raccontare la stessa vicenda in modi sempre simili, con leggere sfumature, eppure i suoi film non sono mai stati pervasi da noia, ma da grazia, leggerezza, armonia. Come fa il pittore che dipinge la stessa rosa... Continua a leggere →

Dolls (2002), di Takeshi Kitano.

di Nicole Cherubini “Perché tu sai come farmi uscire da me/ Dalla gabbia dorata della mia lucidità/ E non voglio sapere quando/Come e perché questa meraviglia alla sua fine arriverà.” Musa (Marlene Kuntz) Marionette, niente più che marionette manovrate da un destino capriccioso…O sono ben altri fili a legarci, quelli che ci rendono predestinati? E’... Continua a leggere →

Babel, di Alejandro González Iñárritu (2006)

di Roberta Lamonica In California ci sono due bambini biondi, Mike e Debbie (una piccola Elle Fanning), che si rincorrono tra giochi colorati, in una casa confortevole, illuminata da luce soffusa, coccolati da una tata messicana, Amelia (Adriana Barraza), che li accudisce con amore e dedizione mentre i loro genitori (Brad Pitt e Cate Blanchett)... Continua a leggere →

‘La vita di O-Haru, donna galante’ (Giappone/1952) Regia Kenji Mizoguchi

di Girolamo Di Noto La migliore definizione che è stata data per descrivere il regista giapponese Kenji Mizoguchi appartiene ad un critico francese, da pochi giorni scomparso, amico della Cineteca di Bologna e frequentatore assiduo del Festival del Cinema Ritrovato, Jean Douchet: " Mizoguchi è per il cinema quello che J.S. Bach è per la... Continua a leggere →

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