di Greta Boschetto - Il percorso di Mimì, che ora sembra lontano nel tempo e con le pecche che può avere un film che parla di liberazione femminile narrato dal punto di vista di un uomo (per quando attento), presenta una piccola rivoluzione femminista sessantottina in cui dimostra che anche alle donne piace il sesso, aggiunge un tassello alla decostruzione simbolica delle dinamiche di genere (come avviene in altri film di quegli anni, ad esempio Femina Ridens di Piero Schivazappa del 1969) e rifiuta il doppio standard di valutazione che inquadra diversamente un uomo o una donna che praticano sesso casuale (e non sono forse ancora adesso, purtroppo, delle istanze che vengono portate avanti anche dal femminismo degli anni 2000?)
Casotto, di Sergio Citti (1977)
di Girolamo Di Noto Una spiaggia, il mare, un vento assai noioso che impedisce ai fiammiferi di restare accesi. Un vagabondo (Ninetto Davoli) si aggira in cerca di un posto meno ventoso dove poter accendere una sigaretta. Trova un casotto dello stabilimento balneare e in quel luogo ancora deserto inizia la storia. Sergio Citti racconta,... Continue Reading →
‘Pinocchio’ di Matteo Garrone
Di Corinne Vosa “C'era una volta... – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. – No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco... Continue Reading →