“La matriarca”, liberata da Pasquale Festa Campanile

di Greta Boschetto - Il percorso di Mimì, che ora sembra lontano nel tempo e con le pecche che può avere un film che parla di liberazione femminile narrato dal punto di vista di un uomo (per quando attento), presenta una piccola rivoluzione femminista sessantottina in cui dimostra che anche alle donne piace il sesso, aggiunge un tassello alla decostruzione simbolica delle dinamiche di genere (come avviene in altri film di quegli anni, ad esempio Femina Ridens di Piero Schivazappa del 1969) e rifiuta il doppio standard di valutazione che inquadra diversamente un uomo o una donna che praticano sesso casuale (e non sono forse ancora adesso, purtroppo, delle istanze che vengono portate avanti anche dal femminismo degli anni 2000?)

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: