di Bruno Ciccaglione - A trent’anni dalla strage di Capaci e dalla morte di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, molto è cambiato e quella stagione di stragi è per fortuna ben lontana. Eppure pochi sono i temi del dibattito pubblico in cui la discussione sia più virulenta di quella che riguarda la cosiddetta stagione delle stragi e questo si riflette anche sui modi con cui il mondo del cinema ha rappresentato quella stagione.
Salvatore Giuliano, di Francesco Rosi (1962)
di Bruno Ciccaglione Anche a distanza di così tanti anni, Salvatore Giuliano di Francesco Rosi resta un film dalla bellezza mozzafiato. La sua forza è ancora dirompente, non tanto e non solo per la lucidità dell’analisi, l’accuratezza della ricerca con cui fu realizzato, la chiara posizione etica dell’autore, ma anche e soprattutto per il rigore... Continue Reading →
Il traditore, di Marco Bellocchio (2019): una stroncatura
di Bruno Ciccaglione La cosa più sorprendente de Il traditore di Bellocchio è che il suo autore non si sia reso conto - o lo abbia consapevolmente accettato – del rischio di una apologia della mafia, che vince sempre e che sempre vincerà. Non a caso infatti, uno dei due consulenti scelti per assistere nella... Continue Reading →
‘Il traditore’ (2019), di Marco Bellocchio
di Laura Pozzi 23 maggio 1992: uno dei giorni più cupi della storia italiana nel secondo dopoguerra. Il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta a bordo delle loro autovetture vengono fatti saltare in aria da quattrocento chili di tritolo a pochi passi dallo svincolo per Capaci. Sono passati ventisette... Continue Reading →