I giorni contati, di Elio Petri (1962)

di Bruno Ciccaglione - Al suo secondo lungometraggio, Elio Petri realizza il più esistenzialista dei suoi film, I giorni contati, con il quale mette in scena per la prima vita una delle ossessioni più forti e durature della propria vita: la paura della morte. Una paura tanto più tremenda, quanto più chiara è la consapevolezza, tipica del mondo contemporaneo neocapitalista, di quanto poco si sappia vivere.

Un ettaro di cielo, di Aglauco Casadio (1958)

di Andrea Lilli - Dai vecchi spesso ci arrivano dei doni favolosi. Ci sono dei continenti di memorie sommerse, un ammasso enorme di visioni.Spesso da questi mondi bui ci arrivano bagliori improvvisi. Bisogna raccoglierli. Mi viene da pensare ai cercatori d’oro che setacciano quintali e quintali di fanghiglia poi, un bel giorno, compare una pepita.... Continue Reading →

‘Paesaggio nella nebbia’ (Grecia/Francia/1988 ), di Theodoros Anghelopoulos

di Girolamo Di Noto Due bambini, il piccolo Alexander di cinque anni e la sorella undicenne Voula, si allontanano dalla propria casa, dove vivono con la madre, per raggiungere il presunto padre emigrato in Germania. Non hanno nulla, solo uno zainetto. Salgono sul treno ma ben presto vengono fatti scendere dal controllore. Decidono di continuare... Continue Reading →

Lo sguardo di Ulisse (1995), di T. Angelopoulos.

di Maurizio Ceccarani “Quando tornerò, avrò i vestiti di un altro uomo, e mi presenterò con un nome diverso, e tu non mi riconoscerai. Ma poi ti indicherò la finestra in fondo, e la stanza, e i segni sul corpo…”. Sono queste, più o meno (cito a memoria), alcune parole del lungo monologo che Harvey Keitel recita alla fine de Lo sguardo di Ulisse, di Theo Angelopulos. Doveva... Continue Reading →

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