di Girolamo Di Noto - Chaplin mette in scena il suo Charlot, vagabondo tenero e impacciato, incapace di integrarsi nell'ambiente che lo circonda, non produce una comicità fine a sé stessa, ma una miscela misurata di lievità e gravità, toccando le corde più sensibili dell'animo umano, suscitando risate liberatorie, sorrisi amari e qualche lacrimuccia.
SONO NATO, MA, di Yasujiro Ozu (Giappone/1932)
di Girolamo Di Noto Tra le esperienze memorabili che ogni cinefilo vive, momenti che non si dimenticano e nel tempo costruiscono le nostre private storie d'amore col cinema, meritano certamente un'attenzione particolare i film di Yasujiro Ozu, "il più giapponese dei registi giapponesi ", punto di riferimento di tanti cineasti, a partire da Bresson, Antonioni e soprattutto il primo Wenders, che al regista nipponico dedicherà un omaggio sentito in un suo documentario, Tokyo-ga. Il drammaturgo texano John Murrel, dichiarando in un'intervista il grande apprezzamento per l'opera del grande regista, forse ha ha dato la migliore definizione inquadrandolo come "un austero cartografo del cuore umano".
Dal Cinema di fantasmi al fantasma del Cinema
di Marco Grosso - Il rapporto tra cinematografia e fantasmagoria, tra cinema e fantasmi, è talmente antico e intimo da poter essere definito primigenio e strutturale. La stessa parola composta “fantasmagoria”, se etimologicamente rinvia al significato allegorico dei fantasmi, nel suo uso più proprio e più tecnico designa proprio una “successione di illusioni ottiche prodotte... Continue Reading →
Il carretto fantasma, di Victor Sjöström (Svezia, 1921)
di Girolamo Di Noto È un compito alquanto arduo scegliere un film che possa dare una misura dello spessore del cinema, è estremamente complicato poter selezionare un capolavoro della settima arte che possa in qualche modo rappresentarla. Quando allo storico Eric Hobsbawn venne chiesto qual fosse il suo film preferito, lui rispose che la domanda... Continue Reading →
Ingeborg Holm (1913) e I proscritti (1918), di Victor Sjöström
di Girolamo Di Noto Non è possibile parlare del cinema svedese senza nominare Victor Sjöström. È vero, il primo regista forse più conosciuto che potrebbe emergere per associazione di idee è certamente il mostro sacro Ingmar Bergman, ma il padre del cinema d'arte svedese è senz'altro Sjöström, che tutti i cinefili non possono non ricordare... Continue Reading →
Napoleone, di Abel Gance (Napoléon vu par Abel Gance, 1927)
di Federico Bardanzellu Girato in modo da essere ammirato su tre schermi contemporaneamente, il Napoléon di Abel Gance fu ”il canto del cigno” del cinema muto. Nel duecentesimo anniversario della morte di Napoleone Bonaparte, non si può evitare di ricordare la più famosa pellicola dedicata all’imperatore francese, il Napoléon di Abel Gance, del 1927. Fu... Continue Reading →