di Federico Bardanzellu - Il 14 maggio 1962 fu battuto il primo ciak del film Il gattopardo, per la regia di Luchino Visconti. Il film, viscontiano per eccellenza, è una pietra miliare del cinema italiano. A nostro parere il miglior film di Visconti, al pari di Ludwig (1973). Ebbe la fortuna di un soggettista d’eccezione:... Continue Reading →
Zorro, di Duccio Tessari (1975)
di Andrea Lilli - Esistono ben pochi eroi dal cuore romantico e dal carattere amabile. Diciamoci la verità: non c'è nessuno come Zorro. Isabel Allende, Zorro. L'inizio della leggenda Zorro in spagnolo significa volpe. Animale scaltro, veloce, abile, predatore che si nasconde di giorno e colpisce di notte, improvviso, inafferrabile. Così fa Zorro nella California... Continue Reading →
Rocco e i suoi fratelli, di Luchino Visconti (1960)
di Girolamo Di Noto Che cosa ricordiamo di un film? Certo, una trama, un attore, delle battute. Ma nel gioco del ricordo che ci tiene attaccati per decenni a dei fotogrammi, che parte gioca lo stile di un regista? Rocco e i suoi fratelli, di Luchino Visconti, è un meraviglioso melodramma di famiglia ed emigrazione,... Continue Reading →
I senza nome, di Jean-Pierre Melville (1970)
di Girolamo Di Noto È difficile trovare un regista che assomigli di più ai personaggi dei suoi film. Melville, indimenticabile regista francese, alla pari dei suoi antieroi che hanno popolato le sue opere, è sempre stato un lupo solitario, un osservatore malinconico che ha contemplato la vita e la morte con uno stile essenziale e... Continue Reading →
‘La prima notte di quiete’ (Italia/1972), di Valerio Zurlini
di Girolamo Di Noto " È uno di quei giorni in cui rivedo tutta la mia vita, bilancio che non ho quadrato mai". ( da Domani è un altro giorno di Ornella Vanoni). Bisogna leggere i libri che mordono, sosteneva Kafka. Un libro "deve essere la scure per il mare gelato dentro di noi". Se... Continue Reading →
L’eclisse (Michelangelo Antonioni, 1962)
di Venceslav Soroczynski Se mi chiedete di pensare a delle labbra, immaginare degli occhi, descrivere il suono di una risata, penserò alle labbra, agli occhi, alla risata di Monica Vitti. Al suo fascino silenzioso, alla sua bellezza annoiata, alla sua camminata incerta sulle scale. Al suo sguardo quando guarda la cinepresa e anche quando non... Continue Reading →