di Laura Pozzi Dopo quello di Aldo Moro affiora un nuovo rapimento nel destino cinematografico di Marco Bellocchio. E stavolta senza nessuna liberazione, reale o immaginata. Duro e pragmatico fin dal titolo (anche se inizialmente si era pensato al meno esplicito e più conciliante La conversione) il regista piacentino dopo il successo di Esterno notte... Continue Reading →
Marx può aspettare, di Marco Bellocchio (2021)
di Ulderico Pomarici Questo film-documentario è un colpo al cuore. Vedere un regista affermato come Marco Bellocchio che, superati gli 80 anni, mette a nudo i propri sentimenti, in modo quasi spudorato, è cosa rara. Un viaggio a ritroso nel tempo, che è anche un viaggio nel proprio spazio interiore. Il regista avverte la necessità,... Continue Reading →
Il traditore, di Marco Bellocchio (2019): una stroncatura
di Bruno Ciccaglione La cosa più sorprendente de Il traditore di Bellocchio è che il suo autore non si sia reso conto - o lo abbia consapevolmente accettato – del rischio di una apologia della mafia, che vince sempre e che sempre vincerà. Non a caso infatti, uno dei due consulenti scelti per assistere nella... Continue Reading →
Diavolo in corpo di Marco Bellocchio (1986)
di Luca Biscontini “Il mondo è quello che è e noi siamo quello che siamo. La psicanalisi non ha certo il compito di trasformare il mondo, ma piuttosto quello di aiutarci ad adattarci ad esso”: sebbene Diavolo in corpo, film del 1986 di Marco Bellocchio in cui per la prima volta risultava decisivo l’apporto dello psichiatra “irregolare” Massimo Fagioli,... Continue Reading →
‘I pugni in tasca’ (Italia/1965), di Marco Bellocchio
di Girolamo Di Noto "Sta' pur certo che all' inferno non andremo noi/ ché all' inferno siamo stati sempre". Bertold Brecht In una grande villa, sulle colline di Bobbio, nel piacentino, una madre cieca vive con i suoi quattro figli: il maggiore, l'avvocato Augusto, è l'unico a condurre una vita apparentemente stabile e sicura; il... Continue Reading →
‘Il traditore’ (2019), di Marco Bellocchio
di Laura Pozzi 23 maggio 1992: uno dei giorni più cupi della storia italiana nel secondo dopoguerra. Il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta a bordo delle loro autovetture vengono fatti saltare in aria da quattrocento chili di tritolo a pochi passi dallo svincolo per Capaci. Sono passati ventisette... Continue Reading →