di Greta Boschetto - Nessuno si salva nel gioco al massacro messo in scena da Monicelli, che sfrutta sapientemente il consueto repertorio della commedia italiana (le macchiette, i regionalismi, la sessualità) non per rendere più leggero il dramma a cui poco a poco assistiamo, ma per caricarlo di una violenza grottesca riuscitissima e tanto cara al regista.
Amici Miei (1975), di Mario Monicelli
di Carla Nanni "Alla fine della notte Firenze sembra dormire ancora. Il Perozzi, giornalista e capo redattore di cronaca va a prendere un caffè al bar. I cornetti freschi non sono arrivati e nel locale si respira fumo e si sentono le voci delle puttane che hanno staccato da poco il turno. Il buon Perozzi... Continue Reading →
Romanzo popolare, di Mario Monicelli (Italia 1974)
di Bruno Ciccaglione Il dialogo improvvisato sulla scala minore tra chitarra acustica e piano elettrico, contrappuntato dalle frasi nervose della batteria, crea un’atmosfera di sospensione del tempo, un tappeto di cui riconosciamo gli elementi ma che risulta instabile. Quando la rarefazione armonica di un accordo alterato raggiunge il registro più alto, la voce di Jannacci... Continue Reading →
‘La ragazza con la pistola’, di Mario Monicelli (1968)
di Roberta Lamonica “Tuo padre di cosa è morto?” “Di lupara” (Assunta Patané) ‘La ragazza con la pistola’ è un film del 1968, diretto da Mario Monicelli. Con Monica Vitti, Carlo Giuffré e Stanley Baker. Questo film segna un cambio di rotta nella carriera della Vitti che, abbandonati i ruoli drammatici connotati dall’incomunicabilità e dall’isolamento... Continue Reading →
L’armata Brancaleone (Mario Monicelli, 1966)
di A. C. "Groppone da Ficulle fue lo più grande capitan di Tuscia. E io son colui che con un sol colpo d'ascia lo tagliò in due. Lo mio nome – stare attenti! – lo mio nome est Brancaleone da Norcia! Monicelli mette la sua firma su uno dei più originali, folli e irresistibili prodotti... Continue Reading →
’Un borghese piccolo piccolo’: istruzioni per non morire in pace
di Laura Pozzi Se l'Albertone nazionale fosse ancora fra noi, il 15 giugno festeggerebbe la bellezza di ben 100 primavere, ma la sua risata sorniona e beffarda sarebbe lì pronta a edulcorare ogni claustrofobica apparenza, dimostrando come la sua arte sia fieramente immune al tempo che passa. La sua eccezionale maschera attoriale rappresenta ancora oggi... Continue Reading →