Marisa Allasio compie 84 anni.

di Roberta Lamonica

“Oltre il foglio c’è il corpo… Oltre il corpo il nulla… Il nulla…”, cantavano i Diaframma nella canzone che per titolo ha il suo nome. Ma Marisa Allasio, torinese classe 1936, 84 anni oggi, nella vita è stata molto più di un corpo e ha saputo gestire la sua immagine pubblica e la sua vita privata con grande intelligenza.
Dotata di un’innegabile fisicità che la portò a vincere il titolo di Miss Italia nel 1952, diventò regina di quel filone noto come ‘neorealismo rosa’, un genere ibrido tra impianto neorealista e stile da commedia, che annovera tra i suoi cult proprio quel Poveri ma Belli girato in una Roma popolare, in cui la speranza per un futuro migliore riempiva di entusiasmo le storie di ragazze e ragazzi di poca cultura, nessuna ricchezza, ma pieni di buon cuore.
Marisa era di una bellezza mozzafiato, bellezza ancorata ai canoni tradizionali ma con un fisico anche tonico, moderno, proteso al domani, inaccessibile se non con una seria proposta di matrimonio. Ed è proprio ciò che accadde a Marisa Allasio.

Il successo del primo film, che è del 1956, venne replicato l’anno dopo da Belle ma povere, sempre di Dino Risi, e poi da Susanna tutta panna (Steno, 1957), Venezia, la luna e tu (Risi, 1957), Arrivederci Roma (Roy Rowland) e Camping (Zeffirelli, 1958).
Ma arrivò la proposta irrinunciabile: sposare il conte Pier Francesco Calvi di Bergolo, figlio della principessa Iolanda Margherita di Savoia, primogenita di Vittorio Emanuele III e di Elena del Montenegro.
La principessa Iolanda non fu esattamente felice che il figlio sposasse una bella ma ‘babbana’ attrice, nemmeno troppo blasonata.

Eppure Marisa riuscì a farla ricredere per l’atteggiamento signorile e rispettoso che sempre mantenne. E poi, se a qualche centinaio di chilometri in linea d’aria, in Costa Azzurra, stava andando bene all’attrice hollywoodiana Grace Kelly, perché non altrettanto alla nostra bella Marisa? E infatti lei capì la cosa giusta da fare, e si ritirò dal mondo del cinema per dedicarsi alla nobiltà e ai suoi distinti passatempi (vigneti, letture, maternità e bellezza) e poi alla politica per il suo Comune.
In seguito la famiglia del conte si trasferì a Roma, e prese possesso di una casa all’interno di Villa Ada, uno dei più bei parchi romani. Seguirono contenziosi con la società che prese in gestione Villa Ada, che riuscì a far sloggiare la bella Marisa dalla tenuta solo nel 2000.

Da allora Marisa Allasio vive sempre a Roma, in modo molto riservato. Pare sia ancora bellissima e molto affascinante. E noi facciamo tanti auguri a questa nostra contessa… non più povera ma sempre bella.

BUON COMPLEANNO, MARISA🎂

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