di Girolamo Di Noto

Compie 90 anni uno dei registi più famosi e discussi della storia del cinema, Roman Polanski. Una vita costellata di traumi e densa di eventi turbolenti: dagli orrori dell’Olocausto, vissuti dal regista e dalla sua famiglia, all’efferato assassinio della moglie Sharon Tate, fino ai problemi con la giustizia americana a causa di un’accusa di abuso sessuale su una minorenne.

Una vita che non gli ha risparmiato nulla, che si è spesso specchiata nelle inquietudini del suo cinema, dando vita a opere importanti, che hanno saputo mescolare l’angoscia individuale e la tragedia storica come Il pianista, Rosemary’s baby, Il coltello nell’acqua, Chinatown, Repulsion, L’inquilino del terzo piano, Carnage ed altri splendidi film. Grazie ad una sapiente costruzione della tensione, Polanski ha saputo catturare tutte le contraddizioni, gli orrori e le ingiustizie della vita, ha racchiuso i suoi personaggi dentro spazi chiusi, claustrofobici, entro cui si sono aggrovigliati nei loro istinti violenti, nelle loro ipocrisie, alla ricerca di una verità sempre inafferrabile. Coltelli che brillano nell’acqua, vicini pettegoli e spaventosi, bambini smarriti, demoni nella culla: un viaggio dentro luci e ombre del complesso animo umano, nei meandri di esistenze controverse, all’interno di un cinema che non ha smesso di affascinare e sedurre.

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