Tromperie – Inganno, di Arnaud Desplechin (Francia/2021)

di Girolamo Di Noto - In una riuscita trasposizione del libro Deception di Philip Roth, Arnaud Desplechin mette in scena una storia che al centro ha un inganno, sviluppando una riflessione sul rapporto tra vita e letteratura e di riflesso tra vita e cinema.

รˆ andato tutto bene, di Franรงois Ozon (2021)

Questo non รจ solo e non tanto lโ€™ultimo film di Ozon uscito nelle sale. Anzitutto, รจ lโ€™ultima traccia che di sรฉ ha voluto lasciare una donna piena di vita, fino a quando un cancro non se lโ€™รจ portata via. E poi, soprattutto, รจ l'ultimo atto pubblico di una resa dei conti privata, quella di una figlia con il padre.

L’albero, di Julie Bertuccelli (2010)

Dramma viscerale e coinvolgente, "Lโ€™albero" affronta la delicata tematica dellโ€™elaborazione di un lutto. Diretto dalla regista francese Julie Bertucelli e tratto dal romanzo "Padre Nostro che sei nell'albero" di Judy Pascoe, il film ruota attorno a una fascinazione ossessiva per la figura solenne dellโ€™albero, vero e proprio personaggio, immobile e silenzioso eppure presente e di grande eloquenza espressiva. Corpo su cui si rifugiano altri corpi, ripreso da piรน angolazioni possibili, rigoglioso e fecondo, lโ€™albero รจ il punto di riferimento di cui Dawn e i suoi figli hanno bisogno. L'intersecarsi dei suoi rami, la sua bellezza maestosa e regale ammalia e affascina, medicina per lo spirito e il cuore. Un contatto devoto tra cielo e terra, mortalitร  ed eternitร .

Un condannato a morte รจ fuggito, di Robert Bresson (1956)

di Girolamo Di Noto Lione 1943, prigione di Montluc: il tenente Fontaine( Letterrier), uomo della Resistenza condannato a morte, prepara minuziosamente la fuga dal carcere nazista. Ispirato da un articolo autobiografico di Andrรฉ Devigny, Bresson riesce, con una sobrietร  assoluta, a raccontare piรน che la storia di una fuga, la storia di una tensione assoluta... Continua a leggere →

Notte e nebbia, di Alain Resnais (Francia/1955)

di Girolamo Di Noto "Ci sono film gradevoli, altri belli, alcuni magnifici. Questo era necessario" (Ado Kyron) Nessun documentario sull'Olocausto รจ stato cosรฌ capace di rendere nella vera dimensione l'orrore e la paura ininterrotta come Notte e nebbia di Alain Resnais. In questo immenso film di 30 minuti, il regista francese ricostruisce i crimini commessi... Continua a leggere →

Giovane e Bella (2013) , di Francois Ozon.

di Roberta Lamonica "Non si รจ seri quando si hanno diciassette anni", sussurra una bellissima Isabelle (Marine Vacth, una rivelazione), sguardo vuoto e labbra imbronciate, una deliziosa creatura a metร  strada fra Brigitte Bardot e la Deneuve di Belle de Jour. Un verso di Rimbaud, un verso assolutorio, un verso... maledetto. Giovane e bella, unโ€™accoppiata... Continua a leggere →

Giorno di festa, di Jacques Tati (1949)

di Girolamo Di Noto รˆ esperienza comune credere che un film comico sia esclusivamente finalizzato alla risata. Chi va al cinema vuole distrarsi, divertirsi, rompere con la quotidianitร  e per un breve arco di tempo non vuole saperne di dolore, imperfezioni della vita. La comicitร  รจ vista come divagazione, sostanziale superficialitร . Esiste, perรฒ, nella storia... Continua a leggere →

La prigioniera, diย Henri-Georges Clouzot (Francia 1968)

di Greta Boschetto La prigionieraย (La prisonniรจre) รจ un film del 1968 diretto daย Henri-Georges Clouzot con Laurent Terzieff, Bernard Fresson e Elisabeth Wiener. Prigionieri dโ€™amore, sessuali, delle nostre manie: lโ€™essere umano รจ il frutto delle sue stesse ossessioni, sia quando vengono sfogate che quando rimangono latenti nellโ€™animo. Prigionieri di fantasie morbose che ci fanno abbandonare il... Continua a leggere →

Lโ€™uomo che amava le donne, di Franรงois Truffaut (1977)

di Bruno Ciccaglione La leggerezza del tocco, la sinceritร  delle emozioni, la malinconia e lโ€™ironia assieme, la devozione al proprio sentire profondo, il proprio senso di solitudine. Questo e molto altro รจ il cinema di Truffaut, questo e molto altro รจ il film 'Lโ€™uomo che amava le donne' (1977), vita e opera di un seduttore... Continua a leggere →

Jean Vigo – ‘Lโ€™Atalante’ (1934)

di Roberta Lamonica Jean Vigo: ventinove anni, quattro film, quattro opere imprescindibili ('Zero in condotta', 'A proposito di Nizza', 'Taris, il nuotatore' e 'Lโ€™Atalante'). Vigo รจ un cineasta fondativo con cui si inaugura una nuova stagione del cinema europeo. La sua รจ unโ€™opera libera e anarchica che irride le convenzioni borghesi, contro unโ€™esistenza programmata, sterile... Continua a leggere →

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